Ho invitato cinque donne a passare diversi giorni con la nostra troupe in un teatro. In questo spazio protetto, cerchiamo di capire cosa le unisca. Hanno vent’anni, sono attrici e quattro anni fa hanno partecipato allo stesso casting, subendo abusi sistematici di natura sessuale e violenta, al pari di centinaia di altre ragazze. Anch’io ero una delle partecipanti. Come molti dei miei colleghi, volevo cancellare questo giorno il più rapidamente possibile. Ma poiché il regista ha perpetrato il suo abuso usando il materiale dei provini per montare un nuovo film, è in corso una battaglia legale tra la casa di produzione e le attrici. Non molto di tutto ciò è noto al pubblico. Oggi, io stessa studio regia ed esploro con le donne di “The Case You”, cosa sia successo allora, come sia stato possibile che tutto ciò sia accaduto e cosa significa ora per le nostre vite e il nostro lavoro.
Quando ho iniziato a studiare regia a Bebelsberg nel 2018, sapevo che c’era un film che dovevo fare al più presto. Riguardava un argomento che mi portavo dietro da anni e che adesso finalmente doveva essere raccontato. Essendo stata inizialmente un’attrice, ho sentito il bisogno di usare la mia nuova posizione dietro la macchina da presa per sostenere i miei colleghi attori e per dar loro la possibilità di trovare una voce in pubblico. Durante il mio primo semestre di studi, ho formato una troupe di commilitoni che, come me, credevano nell’importanza della mia storia e che volevano aiutarmi a narrarla. Questo film, non facendo parte del nostro programma di studio, non ha ricevuto alcun sostegno finanziario esterno, ma abbiamo trovato un modo per girarlo con soli 4000 € che abbiamo ricevuto dalle nostre facoltà, dal presidente dell’università e dal responsabile per le questioni di genere. Dal 18 al 22 aprile 2019 abbiamo girato il nostro film interamente nella sala teatrale della nostra università a Potsdam-Babelsberg. Era importante per me creare uno spazio sicuro, dove le nostre protagoniste potessero condividere le loro storie, tra di loro e con il nostro team. Volevamo documentare il nostro caso e costruire un ponte con l’attuale dibattito MeToo. Il risultato non è stato solo questo film, ma una crescente sorellanza, che mi ha dato grande sollievo. Anche se l’argomento è stato sviscerato in tutto il mondo, sono stati solo pochi gli approcci cinematografici volti a documentare queste esperienze personali. Io e la mia troupe speriamo di essere stati in grado di dare una piattaforma a questo importante argomento.
Alison Kuhn
Alison Kuhn è una regista, attrice e scrittrice tedesco-vietnamita, nata a Saarbrücken, in Germania, nel 1995. Dopo aver completato la sua formazione di attrice, ha iniziato a studiare regia presso l'accademia del cinema Babelsberg KONRAD WOLF a Potsdam. Kuhn è stata premiata con il "lyrix", il principale riconoscimento della Repubblica Federale di Germania per giovani poeti, e con una borsa di studio della Studienstiftung des deutschen Volkes (Fondazione tedesca per le borse di studio accademiche). "The Case You" è il suo primo lungometraggio documentario. È stato presentato in anteprima mondiale all'IDFA 2020.
www.alisonkuhn.com